L’8 novembre 2024 è previsto uno sciopero dei trasporti di 24 ore senza fasce di garanzia: a rischio bus, metro e tram in tutta Italia.
Il prossimo venerdì 8 novembre, il trasporto pubblico si fermerà per uno sciopero di 24 ore senza fasce di garanzia.
È la prima volta dal 2005 che una protesta di questa portata coinvolge autobus, metropolitane e tram in tutto il Paese, con la possibilità concreta di disagi diffusi per pendolari e cittadini.
La protesta, indetta dalle principali sigle sindacali del settore – Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – a cui si uniscono anche Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato e Adl Cobas.
Le ragioni dello sciopero dei trasporti dell’8 novembre
I lavoratori del trasporto pubblico – come riportato da Fanpage.it – chiedono da tempo il rinnovo del contratto nazionale di settore, scaduto il 31 dicembre 2023.
Nonché lamentano una scarsa attenzione da parte delle associazioni datoriali, tra cui Asstra, Agens e Anav, accusate di “indifferenza” verso le richieste avanzate nei mesi scorsi.
Secondo Stefano Malorgio, segretario generale della Filt Cgil, le risorse stanziate finora dal governo sono “assolutamente insufficienti” per rispondere alle necessità del settore.
A ciò si aggiunge la preoccupazione per l’aumento degli episodi di aggressione ai danni del personale operativo, soprattutto tra i dipendenti che si occupano del servizio al pubblico.
I servizi non garanti e la rete ferroviaria
La scelta di effettuare lo sciopero senza fasce di garanzia – ossia senza periodi di servizio minimo obbligatorio – è prevista dagli accordi settoriali, come specificano i sindacati.
Durante la giornata di protesta, infatti, saranno garantiti solo i servizi considerati “assolutamente indispensabili“, come il trasporto delle persone con disabilità e i servizi scolastici dedicati alle scuole materne ed elementari.
Nonostante le conseguenze che si prospettano per i passeggeri dei trasporti pubblici urbani, la mobilità ferroviaria non sarà coinvolta nella protesta: i treni di Trenitalia, Italo e Trenord continueranno a circolare regolarmente.